sabato 17 giugno 2023

Chi ispira la nostra politica internazionale? Chi fa l’animalista a favore della bistecca sintetica? --- SOROS DAPPERTUTTO

 

Chi ispira la nostra politica internazionale? Chi  fa l’animalista a favore della bistecca sintetica?

SOROS DAPPERTUTTO

 

BYOBLU-MONDOCANE XXVIII

Domenica 20.30, lunedì 12.30, martedì 14.30, mercoledì 12.30, giovedì 14.30, venerdì 18.30, sabato 08.00

Fatti i conti con un funerale di Stato, pari a un avvertimento mafioso, inteso, con la polena Mattarella sulla prua della nave, a perpetuare quanto ancora dalla bara si spande. facendo capire ai recalcitranti “attenti a voi!!”

Sopravvissuti, nella masseria di Manduria, a un’alluvione di saliva più travolgente di quella del Po in Romagna, nella quale, in nuoto sincronizzato, si sono fusi Potere Unico e  Quarto Potere  (il sultanato meloniano e il Gran Cerimoniere di Corte)…

Assistito all’incenerimento di Bruno Vespa al solo apparire del cartonato di Julian Assange…

Rimasti incantati dal sistema giudiziaro elettivo statunitense, dove la legge per Trump è una e quella per le coppie dinastiche Biden e Clinton è un’altra, anzi non c’è proprio…

Constatato come questa civilizzazione dello strumento giuridico, tarato su chi meriti e chi no, si sia fedelmente ripercosso da noi con una riforma della giustizia che ha fatto danzare nei rispettivi loculi, sia la mummia di Arcore, che un Al Capone rianimato, come gli Abba, dai prodigi ologrammatici dell’Intelligenza Artificiale….

Lasciamo la frase sospesa, aperta a incalcolabili sviluppi visto l’incalzare degli accadimenti nell’Italia del tempo del fascio littorio rispuntato dagli scavi tra Quirinale e Palazzo Chigi. E passiamo a cose serie.

Chi fa la politica estera italiana? Taiani? Come dire che il bimbetto col Lego sarebbe un architetto. E allora Alfano? Di Maio? Mogherini? Giulio Terzi di Sant’Agata? Frattini?  Cartonati piazzati sui balconi della Farnesina. Magari qualcosina avranno fatto D’Alema, Andreatta, Andreotti, De Michelis, però sempre rigorosamente all’interno del recinto dei nanetti da giardino.

Invece a dettare la politica estera, a noi, ci sono dei prestigiosi privati che, considerati dai nostri “partner” internazionali poco più che bottoni on-off da premere quando occorre farci sapere cose dobbiamo pensare di noi e del mondo. Sono le pomposissime ONG, zeppe di nomi, fornitori, sostenitori, sponsor, padrini e finanziatori del giro che conta (da noi) e che dà affidamento fuori. Alcune del tutto improvvisate, essenzialmente per fare scena nei talk. Altre dotate di conoscenza e competenza, sanno di geografia e distinguono le Antille olandesi da quelle britanniche, offrono corsi di studi, si vantano di preparare futuri diplomatici.

Sono IAI, Istituto Affari Internazionali, di tale Nathalie Tocci, provetta diplomatica appassionata di confronto, che boicotta e denuncia lo studio di Floris, di Martedì, perché ci sono degli iconoclasti come il sottoscritto. Poi c’è l’ISPI, Istituto di Studi Politici Internazionali, vicinissimo alle intelligence occidentali attraverso presidente e direttore, rispettivamente già capo del DIS, Dipartimento Informazioni Sicurezza, e responsabile italiano della Trilateral. E Pensate che i soliti fratelli dell’apocalisse, Ford, Rockefeller, Soros, non li tengano d’occhio? O non ne siano tenuti d’occhio?  Si occupino d’altro? Scherzate? Si occupano di tutto.

Ma c’è anche, caro alla Sinistra, e pour cause, visto che sinistra è, Limes, una rivista, fondata e diretta dal superbravo Lucio Caracciolo. Anche qui, rispettabile conoscenza delle cose, dei luoghi, di direzioni e direttrici, di passato, presente e prospettiva. Regolarmente, coerentemente, inquadrata nella visione del mondo, del bene e del male, come dipintaci sullo schermo dei valori occidentali dai Poteri che conosciamo. Per cui, tra le altre cose, è la Russia che aggredisce ed è lei che ovviamente rapisce i bambini (russi).

Se la Tocci va per farfalle a stelle e strisce, se l’ISPI è il bungalow nel giardino  dell’intelligence occidentale, Caracciolo, ben (tra)vestito, è il più pericoloso.

Poi c’è la storia dei maiali, anzi, dei porci. Già trattata nella puntata precedente di “EcoMondocane”, ma qui portata alle sue sorprendenti conclusioni. Denunciare l’obbrobrio degli allevamenti, le infamie dei trattamenti degli animali! Ma che bravi! Peccato che il nobilissimo obiettivo abbia un movente che ne è la negazione: basta carne di maiale, ma viva la carne da laboratorio! Quella sintetica, quella di Bill Gates e di altri massacratori di tutte le nostre buone cose di ottimo gusto. E’ l’eroica cronista che ha affrontato per Report le intemperanze dei cattivoni allevatori? E’, dal 2008, nei Radicali Italiani, embedded con Emma Bonino a sua volta embedded con George Soros. Che è anche il finanziatore e padrino di Avaaz, ONG statunitense, impegnata a fiancheggiare le guerre imperiali in giro per il mondo, con pause per difendere gli orsi polari, o gli alberi del parco sotto casa. La cronista anti-allevamenti di Report, sempre nel 2008, né è diventata la responsabile italiana.  

Capito mi hai? Tout se tien, dicono i francesi

 

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