RIVOLUZIONE ARABA E ITALIA CARNEFICE PER PROCURA
L’ASSORDANTE
URLO DEI POPOLI SOTTOMESSI - l’intervento di Fulvio Grimaldi a Palermo. Riprese
di Eugenio Miccoli di “Mepiu.it”
👉 https://youtu.be/rN1yjJqFOnU
https://www.youtube.com/watch?v=rN1yjJqFOnU&t=137s
Intervento di Fulvio Grimaldi alla Due Giorni di Palermo “IO SONO N.A.T.O. LIBERO!
RIVOLUZIONE
ARABA E ITALIA CARNEFICE PER PROCURA
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La
nostra storia con l’Altra Sponda: contro i nostri interessi, contro la
giustizia, contro l’amicizia, contro la fratellanza storica, nel nome della
vendetta colonialista, agli ordini di un Impero vocato al genocidio e a fianco
di un jihadismo terrorista e oscurantista, mimetizzato da conventicola
religiosa, la Fratellanza Musulmana, Quinta Colonna della riconquista
coloniale. .
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Le
Primavere Arabe, complotto neocolonialista contro la rinata nazione araba
laica, sovrana e impegnata nella giustizia sociale, al quale abbiamo fornito il
concorso dei nostri servizi segreti e la promozione dei nostri media. Di fronte
al fallimento delle destabilizzazioni “colorate” e di operazioni eversive alla
Giulio Regeni, in Egitto, Tunisia, Algeria, Libano, il ricorso all’arma
risolutiva: colpi di Stato e guerra contro i pilastri dell’unità araba
dall’Atlantico all’Oceano Indiano: Iraq, Libia, Siria. E, a titolo di prova, 70
giorni di bombardamenti all’uranio impoverito e a grappolo sulla Serbia sotto
il premierato di D’Alema e il vice-premierato di Mattarella..
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L’Italia,
base USA-NATO e cuore strategico del Mediterraneo tra Nord e Sud, Est e Ovest,
ridotta al ruolo di utile idiota e complice mercenario, i cui governi tengono a
bada un’opinione pubblica ostile ai conflitti mediante un parossismo
militarista, ora all’apice col governo Meloni-Crosetto, che si appropria di
tutti i livelli della vita per subordinare libertà e autodeterminazione ai
diktat della cosca proconsolare insediata al Quirinale e a Palazzo Chigi. Si
ripete, mutatis mutandis, per mano degli epigoni, l’aggressività
criminale verso popoli fratelli e l’autolesionismo verso la propria
popolazione, a suo tempo determinata dal rapporto di subalternità Roma-Berlino.
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Che
questo sia lo spirito del tempo è reso di evidenza inconfutabile dalla
concentrazione, dopo quella dei mezzi della cosiddetta informazione, dei poteri
dello Stato. Dai pesi e contrappesi di Legislativo, Esecutivo, Giudiziario,
garantiti dai reciproci controlli ai termini di una costituzione sancita dalla
nazione, si passa al potere unico, quello esecutivo. Processo nel quale
seguiamo le orme calcate sul corpo di umani assoggettati mediante terrorismi
sanitari, climatici, migratori, dal nuovo e unico Asse del Male: l’impero
anglofono di Biden e re Carlo, l’Ucraina di Zelensky e l’Israele di Netaniahu,
corredati dei 31 nanetti con sciabola del giardino NATO.
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