O PARTITO O MORTE
https://visionetv.it/i-mostri-del-dissenso-dietro-il-sipario-talk-show/
Visione TV,
“Dietro il Sipario, in compagnia di Francesco Toscano, Marco Rizzo, Fulvio
Grimaldi e Ilaria Bifarini.
Questa è la presentazione
della trasmissione su Visione TV. Un po’ pesantina, direte, per coloro che ne
costituiscono il bersaglio. Ma no, come ribadiscono le immagini, siamo in piena
ironia, se volete, satira, se volete di più, sarcasmo. E ci sta. Proprio perché
ci vogliono far vivere tempi di dogma, di dati assoluti, dai quali allontanarsi
soltanto per finire nel girone dei negazionisti. Il peggio del peggio, perché
del tutto incompatibile con l’esistente determinato dal potere dei pochissimi.
Da Marco Rizzo, candidato
alla presidenza della regione trentina, da sottrarre al maniaco orsicida
leghista Maurizio Fugatti, ascoltiamo saggi propositi su come conciliare, in
Trentino, autonomia e sovranità, con l’idea collaterale, mica male, di bloccare
treni e camion verso il Brennero che insistessero a portare armi per promuovere
guerra.
L’occhiuta e disinibita “fanciulla”
anderseniana, Ilaria Bifarini, è unica tra tanti adultoni parrucconi che
popolano la scena dell’economia, a intravedere la nudità sia dell’imperatore,
sia del suo eurovisir. Ce ne illustra le oscenità: dalla combine
inflazione-tassi d’interesse, perfezionamento delle ormai storiche misure di
welfare all’incontrario, all’originale euro-cetriolo, presto pure digitale. Ci
introduce al mercato immobiliare di quattro gangster che, unito alla città dei
15 minuti, dotata di ipersorveglianza capillare (nel senso di “capello per
capello” di ogni cittadino), ora sperimentata a Trento, istituzionalizza il
ghetto di chi non deve contare niente.
E ci rivela come la
transizione ecologica verrà completata tramite l’oscuramento del sole
progettato da Bill-Frankenstein-Gates. Stroncato il CO2, persino quello che ti
esce dalla gola, avrai lo scudo spaziale di nebbie tossiche (le scie chimiche
essendo solo un prodromo) che ti faranno ombra.
Dichiaratomi costola di
Francesco Toscano, non mi rimaneva che risalire al tema della puntata come
satiricamente intitolata ai “mostri”. C’è un limite storico, quasi fisiologico,
che la politica impone ai movimenti. Movimenti preziosi, figuriamoci, io mi ci
sono ritrovato benissimo, non mancandone uno, di contestazione all’esistente,
fin dagli anni ’50 dell’altro secolo. Come no, servono a dar voce alle rabbie,
ai bisogni, alle voglie. Poi, però, o si afflosciano per consunzione di energie
e insuperabilità dei muri, o si organizzano in, che lo vogliate o no, partito.
Cioè organizzazione, cioè
articolazione di ruoli, strutture, sedi, temi, obiettivi. Dal particulare al
generale. Per spiegarci, dal veleno detto vaccino, al carcinoma che è la guerra
e relativa militarizzazione del tutto; dalla truffa climatica, o dall’I.A. da
parossismo finanzcapitalistico, alla manovra di sradicamento e ricollocazione
abusiva di popolazioni; dalla scomparsa della eternamente subalterna
maggioranza di sfruttati ed esclusi, alla comparsa di una dispotica minoranza
di differenzianti fluidificanti.
Nel movimento è ammissibile,
fino a un certo punto, il tarallucci e vino, vecchio patteggiamento a perdere
italiota, l’accoglienza indiscriminata, l’inclusione incondizionata, il
volemose bene e il tutti contro il vaccino. Nel partito no. Nel partito, o
selezioni, discrimini, scegli, determini, o finisci sbrindellato. Il partito è
discussione, confronto, elaborazione, disegno globale, ma poi disciplina, unitarietà
di impegno e visione. Che mille fiori fioriscano, ma poi al prato è inibito il
polline della gramigna.
Se tu pensi che far cassa
con i tuoi pensieri, o libri, se pensi che il mondo cambi a forza di trombe e
tamburi in piazza, se la tua soluzione è la fuga in qualche shangrilà di eletti
come te, fuori dallo sporco mondo verso l’oasi felice (tipo comune autoproduttrice,
autoconsumatrice e autosoddisfatta, scuola parentale per simili di gusto e di
ceto, introspezione, spirito cosmico e filosofie orientali), forse risolvi per
te e qualche assimilato, ma il mondo non lo cambi. Resti onanista, singolo o plurimo. E se dai
diamanti non nasce niente, neanche nasce qualcosa dalle pippe.
Nessun commento:
Posta un commento