BYOBLU-MONDOCANE PUNTATA 3/5, in onda domenica 21.30, repliche lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30, giovedì 10.00, sabato 16.30, domenica 09.00
Non poteva non trattarsi di Palestina e, nello specifico, di
Gaza, ombelico del mondo che, se venisse reciso, il dissanguamento colpirebbe l’intero
vivente sul pianeta. Per il quale, peraltro, c’è che si presenta pronto a
provocarlo: Gaza non basta, intanto bombardiamo Siria e Iraq, poi l’Iran si
vedrà. Nel Mediterraneo abbiamo portato più roba che spara, uccide, distrugge,
di quanto ci era servito nel 1942 per debellare il feldmaresciallo Rommel. Per
il caso che anche qui i nativi pretendessero di restare a casa loro e fare di
testa loro.
Finchè c’è guerra c’è speranza di sopravvivere al
proprio disfacimento economico, sociale, culturale, morale. Basta avere più
armi di tutti e essere più pronti di tutti a utilizzarle. Siamo, o non siamo,
la razza di Jack lo Squartatore, di Mr. Hyde, di chi ha fatto fuori senza
battere ciglio 50 milioni di pellerossa e, da lì al minuto presente, non ha mai
smesso, grazie anche alle deleghe splendidamente assunte da alleati, servi e un
carcinoma in Medioriente capace di fantastiche metastasi.
Cosa è davvero successo il 7 ottobre tra Palestina espropriata e Gaza e nei kibbutz costruiti sulle macerie carbonizzate di villaggi palestinesi? Quali sono le testimonianze altre, ma decisive, che, al pari dei pareri di scienziati no Vax, o no pianeta arrosto, sono inudibili e invisibili e, se scappano fuori, vengono trucidati senza pietà?
Chi è venuto in visita dall’Ucraina in Israele, sotto le
insegne e nel segno di coloro che i predecessori degli attuali intrusi in
Palestina avevano sterminato, calorosamente accolto dagli Stati Maggiori
locali, ansiosi di emulare e superare quanto dagli ospiti combinato in Donbass?
E non è un mondo avviato alla perfezione quello che a un
Segretario ONU che dice ovvietà sulla reazione di un bambino preso a calci in
faccia, intima di buttarsi dall’ultimo piano del Palazzo di Vetro?
Intanto l’umanità sana, concentrata a Sud e a Est (ma non
solo, vedi i 100.000 a Londra) ha sfondato lo specchio deformante che a noi
ancora ci fa vedere lanterne per lucciole, cioè carnefici per vittime. Umanità
che ha capito l’antifona: olocausto che copre olocausto, e questo, e solo
questo, potrà porre fine a chi si ostina a perpetrarne.
C’è anche un accenno all’altro Terminator, quello delle
inoculazioni, che, costretto da un’evidenza vasta come il mondo di morti e
menomati, ha dovuto scrivere che con quel preparato tossico ti zompa il cuore.
Poi c’è dell’altro.
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