Non
solo palestinesi della diaspora a fianco dei terroristi neo-padroni di
Damasco….
Il
coordinamento logistico e strategico dell’ANP (Autorità Nazionale Palestinese,
il mostriciattolo collaborazionista nato dagli accordi di Oslo), elaborato dal
Segretario di Stato Blinken con il Comando Militare degli USA, fornitore di
blindati, corazzati e armamenti, fiancheggia le operazioni sion-turco-USA a
Gaza e in Siria con un assalto stragista a Jenin, coronamento di una campagna
contro civili e Resistenza partita in concomitanza con il genocidio di Gaza. Si
tratta del cosiddetto “Piano Fenzel”. Campagna che andrà allargandosi a Nablus,
Tulkarem e Hebron.
L’operazione
in atto dall’inizio di dicembre va a sostegno della campagna stragista dei
coloni armati che da mesi invadono e danno alle fiamme centri abitati,
sottraggono terreni ai legittimi proprietari, sradicano e distruggono
coltivazioni. L’obiettivo dichiarato è di smantellare ogni forma di resistenza
sviluppatasi in Cisgiordania a partire dall’assalto a Gaza e al Libano. Se,
come diceva Mao, la Resistenza è nel popolo come i pesci sono nell’acqua, qui
si tratta di eliminare l’acqua.
Le
unità delle “Forze di Sicurezza dell’Autorità Palestinese” stanno intervenendo
su vasta scala e a forza di uccisioni, ferimenti e arresti contro la propria
popolazione civile, col pretesto di voler sopprimere militanti della Jihad
Islamica, dichiarati equivalenti ai “jihadisti dell’ISIS sostenuti da forze
esterne e dalla Fratellanza Musulmana” (paradossalmente gli stessi protagonisti
dello squartamento della Siria, acclamati “liberatori, non solo dagli
aggressori). Testimoni riferiscono di fuoco indirizzato contro minori
disarmati.
L’offensiva
dell’ANP è stata discussa e decisa in coordinamento con i comandi militari USA,
qui rappresentati da Coordinatore Michael Fenzel, responsabile, insieme a
colleghi canadesi, anche dell’addestramento degli sgherri di Abu Mazen,
l’illegittimo presidente palestinese al suo ennesimo mandato dal 2006, ultime
elezioni vinte da Hamas in tutti i territori occupati. I materiali forniti
dagli USA all’ANP includono munizioni, elmetti, giubbotti antiproiettile,
ricetrasmittenti, visori notturni, esplosivi, mezzi corazzati. Di armi leggere
e pesanti sono dotati i coloni.
Ha
preso il via anche la creazione, concordata tra le autorità di Stati Uniti,
Israele, Giordania e ANP, di un nuovo reparto di “Forze Speciali di Sicurezza
dell’Autorità Palestinese” che viene addestrato in Giordania da personale USA e
sarà incaricato di mantenere il controllo militare e di intelligence sui
territori occupati. Il risultato ambito è la radicale eliminazione di ogni
forma di opposizione palestinese che agevoli ulteriori massicci insediamenti di
cloni con l’obiettivo finale dell’annessione. La cornice è il terrorismo
intimidatorio contro la popolazione civile.
Se,
come diceva Mao, la Resistenza è nel popolo come i pesci sono nell’acqua, qui
si tratta di eliminare l’acqua.
Ha
denunciato il progetto, l’operazione in atto e il suo obiettivo finale,
condiviso dall’ANP, una coalizione di gruppi della Resistenza, i “Comitati
Popolari Palestinesi della Resistenza”.
Vogliamo
sollecitare un parere a Yussef Salman? O a chi flirta con Al Jolani?
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