Con un vaccino
universale si può ridurre la popolazione mondiale del 15%... Alla fine dei
conti somministreremo questo vaccino in via di elaborazione a 7 miliardi di
persone” (Bill Gates, 12/04/2020
“Il mondo non
sarà distrutto da quelli che fanno il male, ma da coloro che li guardano senza
fare niente.” (Albert Einstein)
Breve premessa fuori
tema su Di Matteo-Bonafede.
Tra Nino Di Matteo, PM
anti-mafia, PM della trattativa Stato-mafia, PM più minacciato d’Italia, inviso
a Napolitano e a tutto il consociativismo criminalità politica-criminalità
mafiosa, che accusa il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di essersi
rimangiato la sua nomina al DAP dopo le minacce dei boss, e il ministro
Bonafede, il miglior Guardasigilli della storia repubblicana, autore di
provvedimenti come la Spazzacorrotti, il voto di scambio, la prescrizione, ma
anche membro della rappresentanza parlamentare del M5S che rinnega molti dei
principi fondanti del Movimento, io credo a Nino Di Matteo.
Intanto tutte le
poltrone dei 5Stelle, con sopra i loro fedeli, si sono mosse come una sola
poltrona in difesa del loro ministro e all’attacco di colui che, una volta, per
loro era il migliore PM del mondo. Da chi difende questo premier e le violazioni
senza precedenti dello Stato di Diritto e della democrazia e il passaggio dalla
repubblica parlamentare a una tecnocrazia farmaceutico-digitale, da chi, con la
ministra Azzolina, divide gli studenti tra in casa e in aula, da chi, con il
viceministro alle Infrastrutture, Cancelleri, pretende il rilancio delle Grandi
Opere (TAV e Sottopasso fiorentino compresi), da chi con il ministro dello
Sport, Spadafora, si conferma massimo rigorista dello stato d’assedio, da chi
con il presidente della Camera, Fico, sostiene il ministro Bellanova degli OGM,
della strage di ulivi pugliesi, dei 600mila sradicati e deportati africani da
mettere sottocosto alla mercè di Grande Distribuzione, cosa volevate
aspettarvi?
A chi lo spiaggiato
dello tsunami Coronavirus?
Pensieri molto brutti
ti vengono anche se rifletti che, con la fase tre della mistificazione “Cambiamondo
col Coronavirus”, si apparecchia il banchetto del 9% di PIL italiano – che
diventerà almeno il doppio – andato, non a ramengo, ma in bocca ai due avvoltoi
piazzati lì dal virus: la criminalità organizzata finanziaria e la criminalità
organizzata mafiosa. E se i boss avranno a capo del DAP un Carneade, come lo
era il Basentini, nominato da Bonafede e che aveva riportato a casa, a dirigere
i traffici, ben 370 mafiosi, gli andrà molto meglio che se ci fosse quel Di
Matteo, massimo rompicoglioni dell’azionariato diffuso tra Stato e mafie.
Togliamoci il fango dalla penna e passiamo ad altro.
Ci hanno allungato la
catena
Sicchè, dal 4 maggio
2010, possiamo tornare nei giardinetti (esclusi rigorosamente i giochi di
quegli sconsiderati di bambini), parchi, aree verdi, boschi, aiuole, rotonde. A
condizione che manteniamo le distanze, sennò finiamo dietro la lavagna dopo
adeguate bacchettate del preside-caramba. E le distanze sono quelle della
gittata di un coronavirus eiettato da un qualche farabutto asintomatico: di
metri 1 per l’Istituto Superiore di Sanità, di metri 1,5 per l’esperto Pippo
Conte, di metri 2 per il dr. Burioni del S. Raffaele (caro a Formigoni), di
metri un po’ zero e un po’ 10 per il governatore Fontana.
Intanto si allarga la
voragine in cui scivola, sospinta da manovratori del virus, l’economia
dell’emisfero occidentale e, siccome sappiamo tutti che di tale emisfero noi
siamo il laboratorio (fascismo, Gladio, collusione-collisione mafia-Stato, terrorismo,
sfascio idrogeologico e, ora, annientamento da pandemia), il primato di
immersione senza bombole (e senza risalita) è nostro. Dopo che il plotone
d’esecuzione Draghi-Andreatta-Amato-Prodi, comandato dal generale George Soros,
aveva fatto fuori la meglio industria manufatturiera italiana, eravamo rimasti
a galla con un turismo attratto dal maggiore patrimonio naturale e artistico
del mondo. C’era rimasto quello, ma ora ci hanno pensatogli amministratori
delegati del Coronavirus. Si conferma il nostro ruolo di mosca cocchiera per il
Nuovo Ordine Mondiale, componente “Utili idioti”. Quella che può essere
spiaccicata al muro da una ciabatta.
Ancora una volta e
peggio di tutte le altre questo governo, tra il perfido e lo scemo, promette 400
miliardi di euro a chi sta perdendo tutto, ma, dopo oltre un mese
dall’annuncio, ne è arrivato il 3% e le imprese muoiono come farfalle decimate da
Monsanto. Un esempio da “Piazza Pulita”, che ne vale altri centomila. Pippo Conte, che sempre più spesso
non sa quel che si dice, chiede alle banche “un atto d’amore” (alle banche!).
Come chiedere alla volpe di baciare la zampa alla gallina. L’imprenditore un
po’ ci crede, dopotutto sono umani anche loro, ha perso mezzo milione in due
mesi di fermo, va lì e chiede un prestito di 400.000 euro, tanto c’è la
garanzia dello Stato. Ma alla banca la garanzia non risulta, la cifra le sembra
eccessiva, ne concede 150.000, ma con interessi per 20.000. Ecco l’atto
d’amore.
Mezz’Italia
E come una mosca
schiacciata al muro sarà, ormai per certo, l’Italia del dopo-virus. Avremo i
resti dell’apparato produttivo falcidiato per il 50%. Terziario e servizi
pubblici e privati perderanno, grazie al distanziamento, da un terzo alla metà
della propria clientela-utenza (e le vedete le nostre città stremate sopperire
alla capienza massima di 22 passeggeri per mezzo pubblico con una flotta di bus
e carrozze nuove di pacca?). Avremo non più i consueti 5,5 milioni di quasi
morti di fame e i 17 milioni di spiantati a un pasto al giorno, ma senza libri
di scuola per i ragazzi, né il ticket per la visita radiologica. Ne avremo
tanti, quanti ci direbbe una moltiplicazione che lasciamo fare ai nostri rappresentanti
di Bilderberg alla Bocconi, a Davos, in parlamento e nei media. In compenso
saremo tutti vaccinati, con tanto di ID (identità digitale) dalla nascita,
tracciati, schedati, anonimizzati, con per faccia una pezza, sani e controllati
come le orate nell’acquario della trattoria che non aprirà più.
Ci verranno a mancare
alcuni milioni di turisti, grazie ai quali il cappio UE ci pendeva lasco a
qualche centimetro dal collo, ma a sostenerci arriveranno, su invito del
ministro Bellanova (nomen non omen), 600.000 clandestini, sradicati e
deportati da multinazionali, preti e ONG da Africa, Medioriente e Asia.
Regolarizzati dalla ministra, come aveva già regolarizzato il TAP, gli OGM
Monsanto e l’annientamento degli ulivi secolari (per far posto a quelli che
devono essere sostituiti ogni 15 anni) i “migranti”, lavorando sottocosto,
daranno una mano agli agricoltori, ristoratori, e-commercianti che, grazie ai
lockdown, non potranno più permettersi quegli avidi pitocchi di lavoratori
italiani.
Verranno le mafie e la
grandi catene multinazionali a rimuovere le macerie e a riciclarle in roba
redditizia. Anche questo è previsto. Italia in rovina peggio che alla fine
della guerra. Su quanto si muove ancora, l’aspirapolvere dei criminali di
salotto, di loggia e di cosca. Ma le decine di miliardi per le baracche volanti
F35 e per il treno senza merci e passeggeri da Torino a Lione, quelli no,
quelli non si toccano. E a questa gente dobbiamo credere quando ci dicono di
stare a distanza e nasconderci la faccia peggio del burka?
Quando qualcuno dona i
soldi tuoi
Ripeto, niente paura.
Ci è bastata quella profusa da Enrico Mentana e colleghi mettendo in automatico
la calcolatrice dei morti e allestendo parate di bare che quelle di Vietnam,
Iraq e Siria messe insieme fanno pensare alla mortalità dei fuochi d’artificio di
capodanno a Napoli. Paura che ci ha convinti a stare in casa, ognuno in un
angolo se piccola o, sennò, ognuno nella sua stanza, o nella sua ala della
villa. Il terrore instillatoci in quantità proporzionale all’obbedienza richiestaci,
nonché ai miliardi che pioveranno sui produttori del vaccino di Bill Gates,
svapora alla notizia che ora ci sono i DONATORI! Quelli che lunedì 4 maggio si
sono riuniti in videoconferenza a Bruxelles, dopo che Bill Gates si era
scomodato dagli USA per invitare di persona Angela Merkel, sua assidua corifea
e, telefonicamente, il suo neopostulante Pippo Conte.
Non è che i
farmaceutici e i loro apostoli nella Medicina, come i digitali di Silicon
Valley, e i becchini del commercio di prossimità alla Bezos, non avessero fatto
ottimi affari con la nuova pandemia, tra l’indotto delle attrezzature di
protezione personale, lo smart working and studying, e stimoli
finanziari alla ricerca del vaccino taumaturgico. Ma di fronte al loro impegno
umanitario, detto “in difesa dal
covid-19 e per la sopravvivenza della famiglia umana”, che ne imporrebbe l’assunzione
diretta governo delle persone e delle cose, un ulteriore sforzo di quella
stessa famiglia umana, intesa come contribuenti, non doveva mancare. Sul piano
morale, oltre che finanziario.
Dal convegno dei
DONATORI, tenuto della UE e di diversi Stati europei, sono così usciti ben 7,4
miliardi di euro del contribuente europeo che vanno tutti a enti e organismi
cari a Bill Gates e a quelli dei suoi amici miliardari. Coloro che si
riuniscono a Davos ogni anno e che hanno dato il via a gennaio all’Agenda
ID2020. Programmino Cambiamondo concepito dai guru della depopolazione planetari
(Gates, Soros, Kissinger, Rockefeller) e che si sta collaudando in Bangladesh.
Agenda ID2020 che ci segnerà a vita tutti quanti dalla nascita, tramite dati
sottopelle, al momento della vaccinazione coatta universale, vasellinata dal terrore indotto dal Coronavirus. Chi sono
quelli che c’erano e chi quelli che riceveranno i 7, 4 miliardi estratti dalle
nostre tasche? La Fondazione Melinda e Bill Gates; GAVI, il Partneriato Globale
per i Vaccini e l’Immunizzazione; CEPI, la Coalizione, creata a Davos nel 2017,
per l’Innovazione di Preparazione alle Emergenze; UNITAID, Fondo associato
all’OMS per farmaci a basso costo destinati ai paesi in via di sviluppo; THE
GLOBAL FUND, sotto l’Egida dell’OMS distribuisce finanziamenti che consentano
ai paesi di acquistare vaccini.
Tutto previsto, tutto
fatto
Tutti questi organismi
sono legati all’OMS e viceversa, a Bill Gates e cofinanziati dalla sua
Fondazione. Per cui questa, delle donazioni UE, non è che una partita di giro
alimentata per intero dai soldi dei cittadini inconsapevoli. Partecipi in
termini operativi vediamo anche la John Hopkins University e la Banca Mondiale.
Tutta gente che ha fatto, o sponsorizzato, o benedetto, la famosa simulazione
di una pandemia di Coronavirus dell’ottobre 2019, nella quale Bill Gates e la
John Hopkins riproducevano esattamente le conseguenze sociali, economiche e
politiche poi verificatesi. O che, con la Fondazione Rockefeller, aveva
previsto l’evento pandemico fin dal 2010. Sempre gli stessi anche i
protagonisti della finta pandemia H1N1 (Porcina) del 2009, che si sgonfiò
totalmente (17mila decessi nel mondo), ma solo dopo che i governi, blanditi,
ricattati o complici, avevano ordinato miliardi di vaccini, per miliardi di
dollari, poi finiti al macero (i vaccini, non i dollari!). rr1967@libero.irr1967@libero.irr1967@libero.
La Merkel, dopo
l’incontro con Bill Gates, ha proclamato che tutto il mondo dovrà vaccinarsi, e
i suoi alleati nell’UE hanno ottemperato con entusiasmo all’intimazione della
galassia Gates di accelerare l’operazione DONATORI, accompagnata da
un’intensificazione degli allarmi delle forze speciali virologiche e mediatiche
sul ritorno del virus nei prossimi mesi (e se lo prevedono, lo fanno). Perché
questa urgenza e questa nuova drammatizzazione, quando sia i casi, sia i
tremori della popolazione calano?
Coronavirus, un
Titanic contro l’iceberg?
L’urgenza nasce da un
problema da affrontare subito e con la massima forza: le scoperte, in Italia e
in altri paesi, dei disastri causati da diagnosi errate e conseguenti terapie
controproducenti e l’individuazione, da parte di virologi e epidemiologi di
riconosciuta competenza in strutture cliniche altrettanto prestigiose, di cure
alternative che, alla prima sperimentazione, risultano efficaci, addirittura
salvavita.
Dal Policlinico S.
Matteo di Pavia, da istituti di Mantova (Primario di Pneumologia Di Donna al
“Poma”), Novara, Veneto, Abruzzo, Toscana, Campania, Puglia e da molti ospedali
USA esce la notizia che guarigioni dal virus praticamente di tutti i contagiati
trattati, sono state raggiunte con un metodo alternativo a quello delle
intubazioni e delle ventilazioni
forzate. Queste ultime accusate a New York di provocare stragi di intubati e
dalla direttrice di microbiologia e virologia del “Sacco” di Milano, Gismondo,
di “provocare danni”. Già si era scoperto che il covid19, piuttosto che essere
una malattia dei polmoni, comprometteva il sangue e provocava trombosi, questa
sì causa della morte. E quindi l’inutilità della ventilazione che, secondo
un’infermiera di New York, ora non più anonima, era la causa di centinaia di
morti, secondo lei lasciate accadere o, addirittura, volute.
https://www.thegatewaypundit.com/2020/05/must-watch-tearful-nurse-blows-whistle-new-york-hospitals-murdering-covid-patients-complete-medical-mismanagement/ New York: allo scoperto la strage degli
intubati
Dalla morte col tubo,
alla salvezza con il sangue
Sulla stessa linea di
rifiuto delle intubazioni si pone la cura con sangue immunizzato. Si tratta, in
parole grezze, della terapia del “plasma iperimmune”, sangue di donatori
passati per il contagio e guariti e quindi immunizzati dai loro anticorpi.
Trasfusi nei malati, debellano il virus in tempi rapidi, bloccando i danni agli
organi. Oltre 250 i guariti che hanno donato il siero. A Mantova 50 infettati
trattati e…guariti. Costa niente, non si può brevettare né commerciare,
diversamente da altre terapie(!), il sangue è sempre donato gratis, trattamento
ad alto valore sociale.
Dal 18 marzo sta sulla
scrivania del Ministero della Salute, Direzione della Prevenzione, la già
numerose volte inoltrata richiesta di autorizzazione a procedere attraverso
l’approvazione di un protocollo terapeutico che i clinici possano utilizzare su
vasta scala. Tirato per i capelli, l’11 aprile ne ha discusso il celebrato
Comitato Tecnoscientifico che, assieme ai giornali e a certi governatori, dice
a Pippo Conte cosa dire e fare. Ma il protocollo che potrebbe salvare da
malattia e letale ventilazione, non arriva. Cosa, o chi si oppone?
A pensar male ci si
rizzano i capelli e la pelle d’oca si trasforma in foruncolosi. Ma il film del
sangue iperimmune che stiamo vedendo in prima visione è stato preceduto ed è
tuttora accompagnato da un altro che assomiglia a quanto si vede dopo aver
aperto quella porta che non si doveva aprire. Un vero e proprio massacro di
migliaia di persone, attribuito al coronavirus (a dispetto di polmoniti,
epatiti, diabete, collassi cardiaci), morte da sole, a porte chiuse, con in
gola un tubo. O anche senza. Tutte, sventurate, perché ancora manca il vaccino
sul quale una decina di enormi società farmaceutiche, tutte sotto egida di Bill
Gates, famigliari, affini e sottoposti, sono in gara a gomitate per arrivare
prime in quella che sarà la grande poppata: il virus obbligatorio universale,
incorporato a vita, per trasferire i
nostri dati a chi “di dovere”.
Sani e salvi senza
vaccino?
Panico tra i
pandemisti presi in contropiede.. Attacca a testa bassa la compagnia di ventura
del bel vaccino, capeggiata dal solito Roberto Burioni, “tutte sciocchezze”.
Dal governo partono nientemeno che i NAS, carabinieri antisofisticazione a
intimidire uno esterrefatto dr. Di Donno. La stampa addetta al terrorismo
virale entra in corto circuito: non può ignorare questa vera e propria bomba –
salvezza, senza doversi fare sparare qualcosa, magari dagli effetti nefasti
- ma prova a nicchiare, tergiversare,
arriccia il naso. Non si riesce a trovare un morto curato con gli anticorpi,
mentre la curva dei morti intubati torna a salire: non dovevamo arrivare alla”
seconda ondata”? Ma allora le mascherine, il distanziamento, il vaccino da far
invocare e prendere da tutti?
Tutt’a un tratto la
grande operazione dell’immunità globalemediante vaccino, grazie al quale Bill
Gates presume di ridurre di un miliardo la popolazione del mondo, da gigantesca
meteorite puntata sull’umanità, rischia di ridursi a palloncino bucato. E i
miliardi da vaccini che, spartiti tra Big Pharma e Big High Tech, avrebbero
dovuto realizzare la transustanziazione di pillole e chip in Nuovo Ordine
Mondiale tecnoscientifico? Tanto più che ora inizia a serpeggiare tra la plebe
schiacciata da terrore e mura domestiche la consapevolezza dei sanitari non di
servizio che, con un virus mutageno a ogni giro, un vaccino contro questo
covid-19 ha la scadenza più ravvicinata di uno yogurth.
Si può capire perché
tutta la tentacolare panoplia vaccinara di Bill Gates e i suoi adepti europei
si sia precipitata a Bruxelles a convenire sui 7,4 miliardi per una
controffensiva immediata del vaccino che, vedrete, ora non arriverà più dopo
lunghi 18 mesi di “restrizioni”, ma molto prima. Prima che tutta la baracca del
Nuovo Ordine Mondiale venga presa a calci dall’intera umanità, immunizzata
dagli anticorpi del sangue donato. Quanto a noi, basterebbe togliersi la
mascherina e metterci la faccia. E questa maglietta.
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