lunedì 7 dicembre 2020

Tra agrobusiness e desertificazione culturale, sparisce il cibo dell'uomo (On. Sara Cunial contro la legge degli agrodevastatori)

 

 


Ricevo da Sara Cunial (Gruppo Misto), aggiungo e inoltro.

Se non vogliamo finire a nutrirci in tutti i continenti con lo stesso cibo spazzatura che vorrebbero approntarci le multinazionali dell’agroindustria, sorvoliamo sui tecnicismi del linguaggio legislativo, finalizzato a non farci capire niente, e accogliamo con attenzione l’intervento di Sara Cunial nell’imminenza del passaggio in parlamento di una legge che punta proprio a ridurci nelle condizioni di cui sopra. Una legge che darebbe via libera agli organismi geneticamente modificati e agli anticrittogamici tossici che, con i cibi coltivati dall’agroindustria grazie a semi OGM in monopolio, fanno la fortuna della Monsanto e affini. E' un capitolo non di poco conto della globalizzazione. Diceva Kissinger, che in tutto questo c'entra come un prelato nella Curia, "Controlla il cibo e controllerai l'umanità".



Tutto questo mi ricorda l’esperienza fatta quando ho girato con Sandra il mio documentario sull’Italia centrale terremotata dove, anni dopo, solo parte delle macerie non è stata rimossa e di ricostruzione non se ne vedeva l’ombra. E non èì stato messo mattone su mattone neppure adesso. Ci si vede benissimo un modello in vista delle trasformazioni del "Grande Reset", agevolate dal Covid, dal “sostenibile”, dal Green. Il vescovo, ad Amatrice, durante una delle vergognose cerimonie dei congiurati di Stato, con il loro "Non vi lasceremo soli", straparlava di “Rigenerazione, non vecchia ricostruzione”. 


Sia le iniziative legislative contestate dall’on. Cunial, sia devastazione e abbandono di territori preziosissimi sul piano ambientale, produttivo, culturale e storico, puntano allo stesso scopo: cancellare un territorio autosufficiente per produzione e consumo, ricchissimo di  attrattive naturali e artistiche, perfettamente rispondente alle esigenze dell’ambiente e della sua popolazione. Cambiargli i connotati con una nuova destinazione d’uso, cancellarne l’identità sociale ed economica e metterla a disposizione della globalizzazione in carico alle multinazionali dell’agrobusiness e delle grandi catene della ristorazione, del consumo, alberghiere, del turismo.

Più ce ne rendiamo conto, al di là delle mascherine che ci annebbiano, e meglio sarà

Fulvio


NOTA STAMPA

Cunial (Misto): Il governo che chiude l’Italia in nome della salute, apre a Ogm e Nbt

Roma, 6 dic. – “Quello che sta accadendo in Commissione Agricoltura è gravissimo. Mentre, con il pretesto della tutela della salute pubblica, l’Italia viene segregata in casa e l’economia di un intero Paese mandata al macero, alla Camera e al Senato, questa settimana, si voteranno i pareri relativi ai quattro decreti governativi 208, 209, 211 e 212 in tema di Ogm e Nbt (New Breeding Techniques)*: il colpo finale alla nostra economia agricola, al Made in Italy e alla salute dei cittadini” afferma Sara Cunial, deputata del Gruppo Misto.

“Ma non solo – continua – stiamo parlando di decreti che travolgeranno l’intero mondo agricolo, facendo fallire la piccola e media impresa contadina italiana rispettosa dell’ambiente e delle migliori pratiche ecologiche, per far posto ad un’agricoltura industriale (viticoltura in primis) che distruggerà non solo i nostri prodotti di qualità ma anche il paesaggio, l’ambiente e le risorse naturali – spiega –. Da almeno vent’anni lobby e multinazionali dell’agrochimica stanno perseguendo tale deregolamentazione senza nessuno scrupolo. Una direzione pericolosa che avvantaggerà ovviamente solo chi trae beneficio da un modello agroindustriale fallimentare, che ormai contraddice l’evidenza, la scienza e gli stessi dettami della Commissione Europea in termini di salvaguardia della biodiversità, tutela dei suoli, riduzione dell’uso dei pesticidi, Farm to fork – aggiunge – Mi unisco quindi alle tante associazioni e ai numerosi cittadini che si stanno battendo contro la pericolosa ipotesi di utilizzare le biotecnologie in agricoltura e che oggi chiedono al Parlamento, al Presidente della Repubblica di non avvallare tale atto di totale svendita del patrimonio agricolo nazionale. Chiedo inoltre a tutte le Regioni e ai relativi Presidenti e assessorati all’Agricoltura ed all’Ambiente, di scongiurare il loro assenso a questo schema di decreto, consigliando loro qualora si approvasse un decreto siffatto, di ricorrere alla Corte Costituzionale per vedere difesi i loro interessi e quelli dei cittadini dei loro territori. L’Italia – conclude Cunial – è bene ricordarlo, in virtù della particolarità del territorio e per difendere l’inestimabile valore dei suoi prodotti di qualità, delle sue produzioni biologiche e della sua ineguagliabile ricchezza di biodiversità sia agraria che naturale, può chiedere in qualsiasi momento di essere esclusa dalla coltivazione di OGM. Diffidiamo perciò il Parlamento e il governo dall’adottare alcuna decisione autonoma su questi temi, che riguardano la vita di tutti e il futuro dell’agricoltura italiana. Nel rispetto della democrazia, se ancora esiste, ogni eventuale riforma dello status quo in materia di OGM deve venire preceduta da ampia divulgazione e consultazione pubblica”.

 

 

* “Schema di decreto legislativo recante norme per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 - N. 211”

“Schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 – N.212
“Schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 - N. 208”
“Schema di decreto legislativo recante norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 - N. 209”

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