“In Era Covid-19 abbiamo da un lato scienziati
solitsti, interessati ad autoreferenziarsi piuttosto che a confrontarsi,
dall’altro una bulimia di informazioni, diffuse a scopo più strumentale che
informativo”. (Maria Rita Gismondo, direttore
Microbiologia clinica e Virologia, Ospedale Sacco, Milano)
Il top della scienza: in galera gli eretici!
Prima una notizia di quelle che fanno accapponare la pelle
dalla radice dei capelli all’unghia del ditone. Aveva già assaltato con una
“diffida legale” la direttrice di Virologia del “Sacco” di Milano, Maria Rita
Gismondo, una delle voci della scienza “altra” rispetto a quelle che, sostenute
dall’apparato farmaceutico e politico, dettano legge su virus e vaccini. Voci
sparute e inascoltate in Italia, numerose e autorevoli all’estero. Poi la sua
volontà di imporsi come monopolista dell’unica Scienza da lui ammessa e
propagandata, insieme ai tanti brevetti anti-virus di cui si è assicurato la
proprietà, gli ha ulteriormente fatto perdere il senso delle proporzioni tra se
stesso e le storiche e perenni varianti di interpretazione scientifica. Si
parla del Dr. Roberto Burioni che ha denunciato alle procure di Modena e di
Ancona Byoblu di Claudio Messora. E ha loro chiesto, tenetevi forte, di
oscurarla.
Byoblu è una web-tv che da anni,
godendo di milioni e milioni di visualizzazioni e di decine di migliaia di
sostenitori, rappresenta una voce preziosissima, anzi irrinunciabile, per chi
non si piega all’unanimismo dei media di regime. Oltre tutto, un sito che nelle
sue trasmissioni si preoccupa di dare spazio, oltre che a voci “eterodosse”
rispetto al mainstream, a coloro che si collocano dal lato “giusto” degli
schieramenti. Insieme a Byoblu è stato denunciato un ospite, il Dr.
Stefano Montanari, che, insieme alla sua compagna, Antonietta Gatti, da molti
anni produce ricerche e risultati, apprezzati in tutto il mondo, su
microparticelle e polveri ultrasottili. Ricerca ed esiti del tutto sgraditi a
coloro le cui attività anti-ecologiche e antisalutari sono all’origine della
diffusione di queste particelle, indubbiamente facilitatrici dell’incidenza di
virus influenzali per i danni inflitti al sistema respiratorio e non solo. Ebbi
il privilegio, insieme ad altri, di partecipare anch’io a una trasmissione di
Byoblu, pochi giorni prima di Montanari e, per le opinioni espresse, che sono
quelle a molti italiani note e non dissimili a quante messe virtualmente sul
rogo da Burioni & Co., devo aver contribuito all’anatema lanciato contro
Claudio Messora.
Il censore: Byoblu delenda est
Ebbi il privilegio di intervistare la dottoressa Gatti,
consulente scientifica di molti governi, sul ruolo che le esercitazioni a fuoco
nelle basi Nato e italiane, insieme alle sperimentazioni di esplosivi e
sostanze chimiche di produttori da tutto il mondo, potrebbero aver avuto
sull’eccezionale mortalità di umani e animali in Sardegna. Figuriamoci la
simpatia che le possono aver riservato i responsabili di tali attività. Non
stupisce perciò come, nella sua pretesa di rappresentare l’unica scienza
veritiera, accreditata e titolata a pronunciarsi su interpretazioni e
provvedimenti relativi a questo come a tutti i virus, Burioni, prestigioso
esponente insieme ad altri virologicamente consanguinei, del “Patto Trasversale
per la Scienza” e feldmaresciallo della guerra contro i novax, si sia ritenuto
in diritto/dovere di segnalare alla Giustizia trasgressori mediatici e
scientifici del suo unicissimo pensiero.
Si prospetta una notte di San Bartolomeo che la faccia
finita con tutti gli ugonotti (ho la tara di esserne un discendente) che
insistono a propagare opinioni diverse da quelle del luminare del San Raffaele
di Milano (Clinica privata multimiliardaria fondata dal noto Don Verzè, prete
spretato e pluricondannato per corruzione e abusi edilizi). Il San Raffaele in
tempi recenti è stato beneficiario, insieme alla clinica Maugeri, di 60 milioni
di euro sottratti dal presidente della Lombardia Formigoni alla Sanità pubblica
in cambio di tangenti e in cambio di 5 anni e 10 mesi di carcere, con pena
ridotta, grazie a prescrizione, per la corruzione relativa al San Raffaele.
Italexit, fusse che fusse la vorta buona…
La prima, immediata conseguenza geopolitica agli occhi di
noi non pazzamente innamorati della gabbia UE-euro è la riapertura della
finestra per una possibile Italexit. Assistiamo all’implosione di quella specie
di vergine di Norimberga che, da quando il Grande Vecchio Romano Prodi ce la
inflisse, ci teneva chiusi e trapassati dai suoi chiodi d’acciaio. Tutti i sempre
demagogici e altisonanti discorsi di solidarietà, fratellanza, coesione, con
cui un costrutto del tutto politicamente immotivato e deleterio, voluto dagli
Stati Uniti per eliminare dalla scena gli Stati nazionali con le loro
costituzioni democratiche e antifasciste, sono svaporati. Li ha dissolti la realtà
di una pseudounione autoritaria, illegittima e predatrice, servita
esclusivamente a disintegrare quel poco di democrazia conquistata dalle masse
dopo il 1945 e a imporci un ordine di burocrati non eletti e totalmente
soggetti alle lobby dei grandi poteri economici a guida Usa e francogermanica.
Il confronto tra gli sprezzanti dinieghi della BCE di Lagarde e la stitichezza
di aiuti tuttora eventuali, il rifiuto della Germania e dei suoi satelliti di rinunciare
al MES, meccanismo debito-austerità che ha ucciso la Grecia, e la generosità di
paesi che l’UE ci aveva insegnato a odiare, ne hanno decretato la fine, quanto
meno morale e ideologica.
Una geopolitica senza comprimari
E’ sparito il resto del mondo, se l’è mangiato CVovid-19.
Non so se al tempo in cui leggerete queste note sarà ricomparso, o forse
svanito in un gigantesco blob di coronavirus e conseguenti effetti collaterali.
Il vantaggio per i governanti e i poteri
della nostra parte del pianeta è che, con il resto del mondo, spariscono
crimini dell’imperial- capitalismo. Per noi il vantaggio si riduce alla
sparizione delle ONG, organizzazioni governative e del bancomat George Soros.
Niente più Medici Senza Frontiere, Medici per i Diritti Umani, Save the
Children, Avaaz e neanche Amnesty e Human Rights Watch, in carenza, di
“dittatori”, anti-americani e spargivirus, da abbattere e diritti umani
amerikani da garantire a “rifugiati” e “prigionieri politici” (come se noi,
reclusi da Conte, non lo fossimo).
Trovatemi, durante il decorso della pandemia, un trafiletto
o uno spazietto tv che ci aggiorni su Idlib dove turchi e jihadisti persistono
in invasione e massacri; qualcosa sullo Yemen, dove gli angloamericani
perseguono, tramite Emirati e sauditi, l’eliminazione dalla faccia della Terra
di un intero popolo; o sulle stragi di vecchi e bambini provocate dalle
sanzioni USA-UE in Iran e Venezuela. Sono anche scomparsi i mattatoi allestiti
dal premier indiano Modi sui propri cittadini non indù e su quelli musulmani
nel Kashmir sequestrato. Nè si sa più nulla sui giri di vite di Bolsonaro nei
confronti sia della democrazia, sia della natura brasiliana che offre respiro
al mondo e di chi ci abita e che si va incenerendo. Si è taciuta l’esecrazione
mediatica dell’egiziano Al Sisi, del coreano Kim Jong Un, del libico Haftar. Il
vuoto che rimane dopo un pieno strabordante è quello dello “Zar” Putin. I
latrati quotidiani dell’intero branco e dei tg e talkshow de La7 sono scaduti
in isolati e nervosi ringhi E, colmo dei colmi, sono svanite in qualche abisso
oscuro le sardine che avrebbero dovuto capovolgere l’Italia come un calzino.
Dicono, temo a buona ragione, che “nulla sarà come prima”. Vogliamo scommettere
che, invece, quanto sopra ho citato tornerà e più forte che pria?
Tace l’Italia, urlano i media
L’Italia si azzittisce e ansima di paura, sempre meno per
il terrorismo da coronavirus, scatenato da politici, “tecnici” e stampa su controverse
basi scientifiche e matematiche, come confermano voci attendibili e non
condizionate, ma con enormi prospettive di profitti e di potere. Il paese si
azzittisce e teme, sempre più per la condizione di carcerato innocente, con
sulla testa la spada di Damocle della fine di una libertà, peraltro da tempo
menomata, ben oltre il limite che l’arbitrio vorrà fissare alla sospensione di
diritti civili e umani.
Allarghiamo lo sguardo dalle miserie e cialtronerie di
un’Italia avviata di corsa alla sepoltura della sua già logora democrazia,
superando i muri che hanno eretto intorno a ognuno di noi e che ci fanno
sorridere amaramente se ripensiamo a quei muri che Ong e caritatevoli
accoglitori senza se e senza ma, volevano abbattere a favore degli sradicamenti
e mescolamenti di popoli e culture progettati dalla globalizzazione.
Sorvoliamo sullo scandalo di una metastasi della frode di
Stato che attribuisce al Covid-19 tutti i decessi, causati da patologie che
vanno dalla polmonite alle cardiopatie e ai tumori, con o senza lieve
interferenza di virus influenzali, arrivando a gonfiare al 10% (26 marzo 2020)
un effettivo tasso di mortalità intorno a un 2% direttamente collegabile
all’influenza.
Ciò che non è possibile trascurare in una disamina delle
conseguenze geopolitiche di un’operazione che, oltre a prefigurare il controllo
orwelliano sulle popolazioni da parte di chi del fenomeno se ne è assicurato
l’origine, la conduzione e ne ha programmato l’esito sociale, è il ruolo di
propagandista che ne ha assunto il complesso stampa-tv. Ha colto l’occasione. Dopo
anni in cui si sono demonizzati i social media come sentina di ogni infamia
manipolatoria e di fake news, ha dimostrato un’assoluta sinergia con gli
interessi di tutto ciò che sa di padrone e, in particolare, con le mire
dell’élite imperialista di giungere finalmente alla resa dei conti con la parte
del mondo che si oppone al colonialismo globalizzato e ne minaccia il fallimento.
Una stampa di sussidarietà
Da anni proviamo profonda vergogna e repulsione per un
sistema mediatico nostrano che, pure in un Occidente altamente omologato nei
suoi strumenti di persuasione e con eccellenze manipolatorie come il New York
Times, la CNN, il Washington Post, pratica, meglio di tutti, i manzoniani
servile encomio e codardo oltraggio. Ma quanto si è verificato in occasione
degli aiuti stranieri ricevuti da un’Italia in pieno marasma per la propria
incapacità e impreparazione ad affrontare un’epidemia virale non molto più
virulenta di quante l’hanno preceduta, supera ogni immaginazione.
Sono venuti in nostro soccorso, non gli alleati storici
USA, non i nostri famigliari UE e nemmeno il Vaticano, se non in misura
indecentemente micragnosa rispetto alle altre confessioni da 8x1000. Chi ci ha
dimostrato amicizia, solidarietà, in termini generosissimi, umani e materiali,
sono stati i russi, i cinesi, i cubani, gli egiziani, i venezuelani. Tutte
nazioni sulle quali, su indicazione di chi ci detta ogni cosa, si abbatte da
anni l’ignoranza, l’odio e la diffamazione dei nostri media. Il giorno dopo,
“La Stampa” degli Agnelli ha battuto ogni primato di insolenza all’informazione
e di accanimento propagandistico descrivendoci gli aiuti giunti su 11 aerei di
trasporto russi come minaccia militare di Mosca: se ne avvarrebbe per fini
spionistici e militari, in vista dei cavalli dei cosacchi alle fontane di San
Pietro.
“Il manifesto” ha intensificato il suo bombardamento di
calunnie, insinuazioni, imposture, contro Russia (e Cina) che datano dalla sua
radiazione dal PCI e dalla nascita del giornale che si burla di noi definendosi
“comunista”. Identica la posizione del “Fatto Quotidiano”, altra mosca
cocchiera dell’atlanto-euro-sionismo e identica l’indecenza deontologica e
morale di tutto l’apparato mediatico nazionale Tutti in frenetica rincorsa di
rimedi all’evidente cambio di paradigma
che il cinismo menefreghista dei padroni europei e statunitense a confronto con
il fraterno umanitarismo ha suscitato nell’opinione pubblica. Se ne deve
concludere un dato assiomatico: giornali e tv i cui dipendenti abbiano
frequentato la cupola impenetrabile, riunita in Bilderberg o Trilateral, hanno
perso ogni credibilità. Vale anche per i politici. Il potere economico fa il suo mestiere.
Vittima e boia di vittime
Ma non solo. Mentre Venezuela, Russia, Cina, Egitto e Cuba
ci mandano aiuti, Gli Stati Uniti, seppure vittime del virus anch’essi, hanno
il buongusto di approfittare dalle temperie in corso per accentuare le sanzioni
contro quei popoli e anche contro l’Iran. Delle cui morti a migliaia, provocate
dall’impossibilità di acquistare medicine, gli USA sono i responsabili diretti
e volontari, insieme all’UE. Ma davvero impensabile, nel momento di un’epidemia
che colpisce insieme alle sanzioni, è stata l’iniziativa dei vertici Usa di incriminare
il presidente venezuelano di “narcoterrorismo”, mettendogli sulla testa una
“taglia” di 15 milioni. Questo, da parte di un governo gangster, inviperito dal
totale fallimento del suo regime change con il grottesco Guaidò. Un
governo che, sotto la mistificazione della “guerra alla droga” (pari a quella
della “guerra al terrorismo”), da decenni alimenta il mercato suo e occidentale
e, di conseguenza le sue banche, di cocaina dal paese vassallo Colombia, che ne
è il massimo produttore, e di eroina, dal paese vassallo Afghanistan, che ne è
il massimo produttore.
La velocità e l’accanimento con cui la nostra stampa si è
affannata a ribadire che cinesi e russi, con rispettivi amici e alleati, sono
il male assoluto e noi stiamo nella scialuppa di salvataggio che riesce a
scamparci da quell’orso e quel dragone, è il segno di quanto i mondialisti
dell’imperialismo odino e temano la prospettiva eurasiatica. Che la
problematica del superamento dell’egemonia mondiale degli Usa, dalla quale
dipende il successo della cricca globalista che richiede di manovrare tutto,
compresi gli Stati Uniti, per raggiungere lo scopo della dittatura mondiale su
un “nuovo mondo” huxleyiano, sia al
cuore dei modi in cui viene gestita e propagandata la supposta pandemia, lo
dimostra l’automatismo con cui i media si precipitano a restaurare l’immagine
dell’antico e perenne nemico, non più rosso, ma sempre dittatura che annienta i
diritti umani.
Vaticano e USA, una faccia una razza
Un’immagine incrinata non solo dall’aiuto fornito e dalla
solidarietà dimostrata addirittura ai camerieri dei loro aggressori, ma anche
dall’efficienza e tempestività con cui in Cina si è risposto al virus e dalla
capacità della Russia di contenere l’epidemia. A fronte di questi paesi
“nemici” o, comunque, malfamati, che sono venuti in nostro soccorso, stanno le
manovre Nato-Usa per simulare un’aggressione alla Russia è, ancora più
simbolicamente, il mezzo milione di mascherine italiane dirottate da Aviano
negli Usa. Quanto all’altro Stato che sovrintende ai nostri destini, non solo
spirituali, la Chiesa si è distinta per l’offerta più taccagna. In compenso, storicamente
la più grande fabbricatrice di scenografie ammalianti, ci ha offerto un papa
bianco, solo sotto la pioggia nera, in una piazza San Pietro deserta e grigia, stagliato
contro la maestà della cupola di Michelangelo. Rimbombano per tutto il mondo le
sue due frasi lapidarie, storiche, frutto di pensiero profondissimo: “Nessuno
si salva da solo” e “siamo tutti nella stessa barca” (cosa,
peraltro, non del tutto vera). Diavolo di un Bergoglio, come hanno fatto a
venirgli in mente!
4 commenti:
Buonasera caro Grimaldi.
Che ne dice di questo ? Per me clamoroso e MOLTO verosimile.
https://www.veteranstoday.com/2020/03/22/russia-us-army-israel-using-low-dose-sarin-gas-to-supplement-cv19-deaths/
Per me è andata proprio così.
Grazie per quello che fa. Insostituibile.
Sembra vero. I russi "CONFERMANO" l'attacco chimico. Silenzio dai giornalacci. Neanche per confutare. Quasi una prova... Articolo di 5 ore fa:
https://strategika51.org/2020/03/28/alerte-les-equipes-cbrn-russes-en-italie-confirment-une-attaque-biologique-en-cours-qui-nest-pas-due-au-coronavirus/amp/?__twitter_impression=true
Adesso anche l'Albania manderebbe trenta medici in Italia. Sembra gli aiuti quelli veri vengono sempre da paesi visti con sospetto, con disprezzo, con senso di superiorita e snobbismo. Non mi risulta, a parte un Modesto ospedale da campo degli USA a Crema gli altri "alleati" si siano mossi. Ne si sa se il Vaticano apre le porte delle sue lussuose cliniche agli infettati. La sanita' privata non ha dato in genere il suo contributo, nonostante le generose sovvenzioni ad essa destinate. Anche a volte i medici di base sono latitanti, proprio ieri fuori da uno studio medico convenzionato c'era un cartello nel quale c'era scritto delle visite sospese e di contattare telefonicamente solo dove c'e necessita ed urgenza. In pratica "cercate di non rompere e se possibile lasciateci in pace". Se questa (dicono) e' la migliore sanita del mondo, il "modello da esempio".
Caro Fulvio,
è molto importante! Dal sito del dottor Stefano Montanari:
<< Invito chi è d’accordo ad inviare all’Accademia dei Lincei il messaggio che segue di inviare una mail a
ssppm4p@gmail.com con il testo che segue e, in calce: SONO D’ACCORDO. Poi, nome, cognome, titolo di studio (se c’è), impiego, indirizzo.
Gent.mo Prof. Giorgio Parisi
Presidente dell’Accademia dei Lincei
In un momento di grande difficoltà per il nostro Paese e per l’intera umanità sono sorte violente polemiche all’interno della comunità scientifica in merito all’opportunità di divulgare le proprie opinioni ancorché maturate in base ai propri o altrui studi e supportate da una pluriennale esperienza.
In particolare sono sorte associazioni che si sono autoproclamate portavoce dell’intera comunità scientifica che si ritengono depositarie del diritto di divulgare la posizione ufficiale della scienza sui mezzi di comunicazione. Ci riferiamo all’associazione cosiddetta “Patto Trasversale per la Scienza” ed alla sua diffida nei confronti della direttrice della Microbiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bio-emergenze dell’Ospedale Sacco di Milano perché ha diffuso alcuni dati e alcune riflessioni che le sono venute in evidenza durante il suo lavoro, difformi da quelle sostenute dagli appartenenti all’associazione. La stessa associazione ha quindi denunciato alla Magistratura un farmacologo che ha rilasciato una intervista ad una televisione streaming sulla presente epidemia e che esprimeva alcune tesi simili, sebbene più radicali, a quelle in precedenza espressa dalla stessa dirigente del Sacco di Milano sulla natura della presente epidemia, chiedendo al contempo all’Autorità regolatoria l’oscuramento della televisione.
Non le sfuggirà il paradosso di questa situazione. La scienza si basa, per definizione, sulla formulazione di ipotesi e sulla metodologia necessaria alla loro verifica e non rifugge, per sua stessa natura, al dibattito ed al confronto indispensabili al reale avanzamento della conoscenza. Ci sentiamo pertanto profondamente offesi dall’apprendere che a nome dell’intera comunità scientifica si chiede alla magistratura di silenziare le opinioni difformi dalla propria e non si ricorre, come invece è proprio della professione di scienziato, alla confutazione con gli strumenti di cui la comunità scientifica si è dotata. Riteniamo, come scienziati e dottori, che la nostra onorabilità professionale sia stata grandemente lesa poiché è stata ingenerata nell’opinione pubblica l’idea falsa che la comunità scientifica sia un blocco monolitico la cui principale funzione è la soppressione del dissenso al di fuori di quei canali che sono invece propri alla nostra deontologia professionale alla quale ciascuno di noi ha dedicato studi, abnegazione ed entusiasmo.
Le chiediamo pertanto di intervenire pubblicamente a nome dell’Accademia dei Lincei per ricordare quali sono le corrette modalità del dibattito scientifico autonomo ed obiettivo e quali sono i canali attraverso i quali esso si svolge per fugare ogni possibile dubbio che l’attitudine galileiana alla ricerca scientifica possa essere sacrificata dalla comunità degli scienziati in questa o in future circostanze.
Cordiali saluti,
Antonella De Ninno, ricercatrice sr., fisico, Frascati;
Livio Giuliani, ricercatore sr., matematico e biofisico, Roma;
Antonietta Gatti, ricercatrice sr., fisico, Modena;
Mariagrazia Coassin, ricercatrice sr., biologa, Treviso.
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