GANGS
OF NEW YORK
La corte
distrettuale di Manhattan incrimina Donald Trump
Visione TV –
Conduce Francesco Toscano. Partecipano Giammarco Landi e, dagli USA, Umberto
Pascali
Fallite
le operazioni Russiagate e Capitol Hill, rimanevano le elezioni truccate a
favore di Biden. Fallito, con la sua candidatura alle presidenziali del 2024,
per le quali risulta già il favorito, il tentativo di eliminarlo dalla scena
politica, restava la via giudiziaria.
L’aspetto
grottesco nel quale sprofonda l’intera operazione, è la natura ibrida e quindi
compromessa in partenza, del sistema giudiziario USA, nel quale i magistrati sono
esponenti di partito e, come nel caso del Procuratore di Manhattan, sono
obbligati a fornire risposte a chi li ha fatti eleggere. E’ la clamorosa
negazione del principio della divisione dei Poteri, alla base della democrazia.
Alvin
Bragg, procuratore distrettuale di Manhattan, è iscritto al partito Democratico
e, quindi, infeudato alle manovre dei famigli di Biden e dei suoi alleati Neocon
per impedire a Trump di costituire un’alternativa, probabilmente vincente, alle
prossime elezioni. Infatti, dopo l’incriminazione, i sondaggi indicano un’ulteriore
impennata del sostegno all’ex-presidente.
La
clamorosa disparità di trattamento di media e magistratura tra Trump e Biden,
sommerso da infiniti scandali di corruzione insieme al figlio Hunter, dei cui
misfatti, rivelati dal suo computer, autorità di polizia e giudiziarie
impediscono la pubblicazione e l’incriminazione.
I
risvolti interni e internazionali di un conflitto tra Trump e l’establishment
al potere, sul piano delle politiche economiche (banche, farmaceutici,
industria militare, delocalizzatori, contro industria manufatturiera
nazionale), come sulle strategie geopolitiche (globalismo, unipolarismo contro
multipolarismo e distensione).
Donald
Trump non è un eroe dell’emancipazione dei popoli. Durante la sua presidenza ha
subito condizionamenti anche pesanti e ha compiuto scelte dagli effetti negativi,
a partire da Medioriente e America Latina. E’ da vedere se sono da attribuire a
iniziativa autonoma, o a costrizioni che rimandano alla fine dei due Kennedy.
Ma il ruolo assunto dalla Cina a fianco della Russia di Putin e i suoi
clamorosi successi nella mediazione per la fine dei conflitti in Medioriente,
insieme alla crescita del ruolo dei BRICS, potrebbero contribuire a creare un’ambiente
favorevole agli obiettivi di pace che Trump ha annunciato di voler perseguire nel
caso di una sua nuova presidenza.
Fulvio
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